mercoledì 27 agosto 2008
Mike, il pollo senza testa
Sembrerebbe una storia degna di Edgar Allan Poe, tipo il fantasma decapitato che tormenta i vivi, ma così non è. Stiamo infatti parlando della vera storia di "Mike the Headless Chicken", com’è conosciuto negli Stati Uniti, ovvero il pollo che visse per ben 18 mesi benché privo della propria testa.
Il fatto ha dell’incredibile e si svolge il 10 settembre del 1945 a Fruita, nel Colorado. Destinato a diventare la cena di un agricoltore, Lloyd Olsen, Mike divenne invece la “gallina dalle uova d’oro” di quest’ultimo. Olsen, infatti, commise un errore nel tagliare la testa del pollo e, mentre la sua testa morì, il suo corpo restò in vita. La mattina seguente Olsen trovò Mike che dormiva con la sua "testa" sotto l’ala, come se nulla fosse, e visto che il pollo sembrava ben determinato a non morire escogitò un modo per nutrirlo. Mike fu quindi nutrito con una mistura di grano ed acqua versati direttamente nell’esofago mediante un contagocce.
Era quindi chiaro che Mike fosse speciale. Olsen lo inviò all’Università dello Utah affinché fosse studiato. Alla fine gli inizialmente scettici scienziati decretarono che Mike era rimasto in vita poiché la lama dell’ascia aveva mancato la giugulare e un grumo aveva impedito che morisse dissanguato, e che comunque non aveva riportato traumi. Inoltre, nonostante la sua testa fosse conservata in un barattolo, la maggior parte del bulbo cerebrale e un orecchio restarono attaccati al corpo. Dato che la maggior parte dei riflessi di un pollo sono controllati dal bulbo cerebrale, Mike fu in grado di rimanere piuttosto “in salute”. Il pollo era infatti perfettamente in grado di stare in piedi e di girare come se nulla fosse accaduto, e continuò persino a crescere! Anzi, Mike riusciva a stare perfettamente in equilibrio ovunque si appollaiasse e riusciva anche ad emettere dei gorgogliii con la gola, anche se era buffo vederlo tentare di allisciarsi le penne con la sua testa inesistente.
Come potete immaginare Mike divenne famoso e Olsen accettò la proposta di un'impresario e iniziò ad esibire il pollo in giro per gli Stati Uniti. A “Miracle Mike”, come presto fu ribattezzato, fu anche dedicato un articolo sulla rivista Life e la sua fama crebbe, al punto di far guadagnare a Olsen circa 4.500 dollari al mese, che nel 1945 non erano pochi.
Purtroppo l’assenza della testa di Mike causava accumuli di muco che lo portavano a soffocare. Olsen escogitò un modo per rimuovere il muco mediante una siringa. Ma un giorno tutto finì. Al ritorno da un tour con Mike i coniugi Olsen si fermarono in un motel a Phoenix. Quella notte udirono Mike soffocare ma si resero conto di aver lasciato la siringa nella loro precedente sosta e non poterono fare nulla per salvarlo. Purtroppo questa volta il povero Mike morì sul serio.
Ma la storia ha un seguito: infatti dal 1999 la città di Fruita celebra una giornata dedicata al pollo “decollato", in onore di uno dei suoi più celebri cittadini. Per saperne di più potete visitare il sito Web ufficiale di Mike.
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2 commenti:
Questo è un pollo con le palle
wow
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