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sabato 2 agosto 2008

Casiniadi


Fra pochi giorni inizieranno le Olimpiadi di Pechino.
Purtroppo l'attesa è stata e continua ad essere caratterizzata da diversi problemi.

Uno dei principali è l'inquinamento. Il livello delle sostanze inquinanti è tale da mettere a rischio alcune gare a lunga distanza, come atletica e ciclismo. Per questo motivo le auto diesel acquistate a Pechino dovranno soddisfare i requisiti China VI, equivalenti alle Euro4 europee. Basterà?
Inoltre siamo ad agosto dove il caldo è torrido, e la città di questi periodi è soggetta a tempeste di sabbia.

Dunque, il clima e l'inquinamento minacciano i giochi. Ma ci sono altri problemi, forse ben più gravi.

Come ricordate, in questi mesi, numerose critiche e polemiche sono arrivate dai Paesi Occidentali riguardo alla politica attuata dal governo cinese sulla questione del Tibet. Tensioni e incidenti continuano ad avvenire nella capitale.

Oltretutto in queste settimane i cinesi stanno discriminando persone di colore e mongoli. In pratica non potranno entrare negli stadi e nei locali pubblici situati nei pressi degli impianti sportivi. Che discriminazione!

Non è finita qui! Il governo cinese ha stabilito la chiusura delle fabbriche fino alla fine delle Olimpiadi, lasciando di conseguenza migliaia di persone senza lavoro, che ovviamente protestano.

Infine alcuni atleti, in questa settimana, sono risultati positivi ai controlli antidoping. Questi atleti sono italiani...Senza parole.

Insomma, a pochi giorni dalla cerimonia inaugurale, i problemi non si placano. Che Olimpiadi vedremo?

Dal blog http://www.diegogarciablog.blogspot.com/

3 commenti:

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

ciao e complimenti per il blog, ti va uno scambio link? Passa da me e decidi e dammi una risposta.
Un saluto da Raimondo di Niente Barriere

Andrea De Luca ha detto...

ciao sgang, grazie per aver messo l'articolo nel blog!

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

L'olimpiade in cina è il cucuzzulo della montagna nell'iniquità dell'uomo moderno, e di questa assurda globalizzazione basata non sui popoli ma sul denaro e gli affari.
In barba ai diritti umani e alla democrazia.
Ciao Sgang